Autogreen con acqua e gasolio: l’invenzione di Patella

Con un occhio alla salvaguardia dell’ecosistema, Patella, 2 anni fa, ha realizzato un macchinario che, attraverso l’uso dell’acqua permette a qualsiasi carburante di aumentare la strada percorsa, senza inquinare 

Autogreen

Fonte: Pixabay

La chiamano autogreen ed è un auto che riesce a fare 1800 chilometri con un litro d’acqua. L’idea è di Davide Patella, un all’epoca 28enne di San Salvo (Chieti) con la passione delle auto. Con un occhio anche alla salvaguardia dell’ecosistema, Patella, 2 anni fa, ha realizzato un sistema che, attraverso l’uso dell’acqua permette a qualsiasi carburante di aumentare la strada percorsa, senza inquinare.

Il sistema è chiamato K19 e presenta costi davvero irrisori. In un video, lo stesso Patella, ha spiegato come si riesce a consumare meno e a produrre meno C02  grazie ad una camera di scissione e a un po’ d’acqua. Una cifra che va fino ai 1800 km con 50 litri di gasolio.

Ossidrogeno controllato e gestito da una centralina progettata per l’autogreen

In un video, reso noto anche su “Il Centro” il 28enne spiegava: “Il k19 mi permette di produrre ossidrogeno sfruttando il calore disperso dal propulsore senza l’uso di corrente elettrica per la produzione di ossidrogeno”, mostrando il funzionamento del suo prototipo (già brevettato) su strada ghiacciata. Patella nel video aggiungeva: “Quest’ossidrogeno viene controllato e gestito automaticamente da una centralina che viene immesso direttamente nella camera di combustione. Il tutto tramite un sistema sequenziale di iniezioni”.

l’abbinamento bi-fuel sull’autogreen

Precisamente la macchina percorre 38 km con 1 litro di gasolio con l’abbinamento di bi-fuel (doppio carburante). “Questo bifuel mi lavora con il 20% di gasolio e l’80% di ossidrogeno. Questo mi permette di percorrere 1800km con 50 litri di gasolio e 2 litri di additivo (acqua salata, dolce o non potabile)”. L’acqua viene poi filtrata tramite filtri o decantatori.
Nel video, il giovane sansalvese aggiungeva come sia proprio questo a far funzionare il K19. L’esperimento è stato effettuato su una Opel Astra 1.3 multiejet e ha voluto quasi 2 anni di esperimenti. 

Il prototipo risale a 2 anni fa, ma che sia una nuova svolta per il risparmio energetico, ambientale ed economico, ce l’auguriamo tutti.

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