Come aprire un ostello: il business plan da seguire

Per aprire un ostello occorrono autorizzazioni, permessi e certificazioni che permettano di avere e offrire un piccolo ristoro ad ogni pernottante

Come aprire un ostello

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Per aprire un ostello è richiesto un business plan molto preciso e dettagliato. In effetti, certi luoghi, sebbene rientrino nella stessa categoria di hotel e alberghi, sono differenziati da pochi servizi ma molti posti letto. Tuttavia, bisogna prima capire cos’è un ostello. Ebbene, viene visto come un luogo di scambio, dove poter essere totalmente indipendenti, cercando un alloggio con una spesa molto piccola. Ecco perché è molto scelto anche da studenti e ragazzi in giro per l’Europa ed è molto frequentemente chiamato anche Ostello della Gioventù.

Aprire un ostello: come cominciare

Innanzitutto, prima di procedere, bisognerà adocchiare alcuni locali dove poter realizzare il proprio ostello. Quindi, nel caso, informarsi a riguardo del prezzo e, a quel punto, decidere di richiedere un prestito personale presso banche o enti finanziari. Questa procedura va effettuata anche basandosi sui servizi che vogliamo offrire. Diventa piuttosto arduo effettuare stime se si considera d’inserire anche attività d’intrattenimento al semplice albergo. Tuttavia, la somma iniziale può essere 100mila euro.

Ricordate di consultare anche le istituzioni locali e concorsi. In alcune zone d’Italia, le istituzioni tendono a spingere il turismo sociale e agevolando tali strutture alle volte addirittura gratis a seconda del comune e zona, utilizzando anche investimenti iniziali. Le pratiche potrebbero portare via alcuni mesi, ma subito dopo sarà possibile rivolgersi alla burocrazia.

Aprire un ostello: la burocrazia

A questo punto vi converrà cominciare a compilare documenti per mettere in regola il vostro ostello. Sicuramente, tra le tante, bisognerà scegliere la forma societaria e capire quali siano le leggi locali, informandosi presso la Regione. Inoltre, bisognerà presentare al Comune una dichiarazione di inizio attività, attestando il rispetto di quanto previsto a livello locale.

In alcuni casi sono richiesti anche permessi delle asl a livello igienico, soprattutto se desiderate aprire una piccola cucina per la colazione a buffet.

Come aprire un ostello: l’arredamento

Il terzo step è quello più facile. Per l’arredamento occorrerà gestire i colori delle camere, il mobilio e quindi tutti gli accessori. In effetti l’ostello richiede anche mobilio per le zone comuni: come ad esempio un ambiente dove socializzare, giocare o conoscere altri inquilini. Ad esempio, oltre ad una cucina, sono graditissimi le lavanderie, nonché il deposito bagagli o zone wi fi. Il noleggio bici e l’organizzazione di escursioni possono completare i servizi offerti.

Ogni servizio dovrà però essere impeccabile quasi quanto la pulizia degli stessi.

Aprire un ostello: i dipendenti

Il posto inoltre, non avrà bisogno solo di un receptionist e direttore, ma anche di cuoco, nel caso occorra, capo escursionista, nonché servizi di pulizia. Soprattutto quest’ultimo è molto importante, sia per una questione igienica, sia perché l’ostello è un posto sfruttato tantissimo da molti giri di persone e si richiede una pulizia costante e giornaliera. L’assunzione di tali dipendenti dovrà inoltre essere inclusa nella burocrazia, ponendo sempre tutto in regola.

Aprire un ostello: la pubblicità

È inevitabile che un ostello si basi soprattutto sulla pubblicità. il passaparola tra i viaggiatori è immancabile, soprattutto quando si sfruttano social o siti di recensioni per viaggi. Tuttavia, cercate di farvi pubblicità anche da soli: contattate agenzie viaggi affinché facciano il vostro nome durante tour o eventi. Ricordatevi inoltre di essere sempre attivi sui social come Instagram, Facebook e Twitter. In questo modo, ogni turista interessato e occasionale, avrà modo di scoprire giornalmente i vostri servizi.

QUI abbiamo parlato di come aprire un camping estivo per ragazzi!

Posposta: Questo articolo è puramente informativo. Per informazioni più dettagliate, vi consigliamo di rivolgervi presso il comune o nei settori di competenza nelle vostre vicinanze.

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