Infortunio sul lavoro: le pratiche da seguire

L’infortunio sul lavoro è una pratica da non sottovalutare quando accade. Vanno tuttavia rispettati i termini precisi ed inderogabili

Fonte: Pixabay
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Che sia infortunio sul lavoro o malattia professionale, le pratiche da seguire sono importantissime al fine di mantenere un rapporto di lavoro ben equilibrato. L’infortunato deve portare il suo datore di lavoro a svolgere una serie di adempimenti con modalità e termini precisi ed inderogabili. Andiamo a scoprire quali.

Cos’è (esattamente) l’infortunio sul lavoro?

L’infortunio sul lavoro viene definito come “per causa violenta in occasione di lavoro” da cui sia derivata o la morte o un’inablità permanente al lavoro che può diventare assoluta o parziale. Tale inabilità comporta un’astensione dal lavoro per più di 3 giorni.

Si parla di inabilità permanente assoluta quando le proprie abilità sono completamente inibit per tutta la vita.

Inabilità permanente parziale, quando l’attitudine disabilita per circa il 10% e per tutta la vita. L’inabilità temporanea assoluta è quando la conseguenza impedisce di lavorare per più di 3 giorni.

Tuttavia, ci può essere una forma di infortunio definita anche malattia professionale in cui, qualsiasi infermità contratta al lavoro può essere poco performante e quindi segnalata all’Inail. Si parla di malattie virali oppure microbici.

Obbligo di denuncia per gli infortuni sul lavoro

Ogni lavoratore infortunato è obbligato ad informare il datore di lavoro di qualsiasi infortunio che gli accada anche se di lieve entità. Il motivo riguarda la perdita del diritto all’indennità economica temporanea per i giorni antecedenti a quelli in cui il datore di lavoro abbia avuto notizia dell’infortunio.

La denuncia dev’essere fatta tramite avviso telematico attraverso il portale inal, indicando sia il motivo che il certificato medico già trasmesso all’istituto. Entro 2 giorni dal momento in cui il datore di lavoro ne ha avuto notizia. Il lavoratore è tenuto poi a dare il numero identificativo del certificato medico.

Nel caso di impossibilità oggettiva del datore di lavoro di indicare il numero identificativo, nella denuncia dev’essere indicato un codice fittizio di dodici caratteri alfanumerici.

Tutele garantite al lavoratore nel caso di infortunio sul lavoro

In caso di infortunio, anche il lavoratore infortunato ha diritto alla conservazione del posto per il periodo previsto dalle leggi o dai contratti collettivi. Inoltre ha diritto alla corresponsione di un trattamento economico offerto dall’inail.

L’inail, l’azienda di tutela del lavoratore, eroga l’indennità giornaliera al 60% della retribuizione media giornaliera dal 4° al 90° giorno, mentre il 75% della retribuzione media giornaliera dal 91° esimo giorno fino alla guarigione clinica.

Ovviamente tale trattamento dev’essere integrato dal datore di lavoro al fine di garantire il trattamento economico pari o quasi che il dipendente avrebbe percepito se avesse lavorato.

Infortunio sul lavoro: sanzioni

Per il datore di lavoro che non rispetti alcuni termini sono previste delle sanzioni amministrative. Il datore di lavoro che non indichi con esattezza nella denuncia il codice fiscale del lavoratore, è prevista €125. Mentre, può diventare ancora più pesante la sanzione al datore di lavoro che non fornisce all’istituto le notizie richieste o le dia errate o incomplete. Si parla di €925, salvo che il fatto non costituisca reato più grave.

Infine, si applica sanzione amministrativa da 1290 a 7745 euro al datore che ritardi o ometta la denuncio dell’infortunio all’Inail.

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