Fare business come operatore di pet therapy

Per fare business come operatore di pet therapy occorrono basi già pregresse nel mondo dell’addestramento cinofilo nonché conoscenze sugli animali

Come fare business come operatore di pet therapy

Fonte: Pixabay

Scegliere di fare business come operatore di pet therapy è una delle scelte che soprattutto chi ama gli animali può fare. Tuttavia è un mestiere rivolto a qualsiasi fascia d’utenza. L’operatore di pet therapy è colui che, attraverso il beneficio della compagnia animale, riesce a donare positività e soprattutto assistere come cooterapie un ammalato o ad un convalescente. Una pratica sempre più utilizzata anche in Italia.

Tale attività è soprattutto molto benefica per bambini e anziani allettati. Così, attraverso l’aiuto di cane, gatti, conigli o asino, riescono a tirarsi su e in questo modo a guarire.

Fare business come operatore di pet therapy: cosa occorre

Con la diffusione della pet therapy, si sono aggiunte anche nuove regolamentazioni. Ad esempio, per diventare un professionista di interventi assistiti con gli animali, bisogna ad oggi seguire corsi specifici. Spesso occorrono anche master universitari o corsi di enti formativi ben conosciuti.

La durata dei corsi può essere diversificata a seconda dell’entità dell’operatore: all’incirca possono durare dai 6 mesi ai 2 anni per un professionista più assennato. Ogni corso tuttavia, ha dei costi diversificati che sono impossibili da stabilire, ma proporzionali alla sua importanza.

Fare business come operatore di pet therapy: post corso

Dopo aver concluso il proprio corso ci sono più strade da poter prendere. L’operatore di Pet therapy in questo caso può lavorare sia in solitaria che attraverso associazioni. Tra le possibilità, anche quella di aprire una propria pensione per animali.

Con l’estate, infatti, in molti sono gli animali che quotidianamente vengono abbandonati sulle strade, la pensione animale funge proprio per questo. Aprire tale impresa richiede permessi per il trattamento di animali. Soprattutto alcune autorizzazioni da parte della asl cittadina e quindi della camera di commercio.

Tuttavia, l’operatore di pet therapy, soprattutto se è ancora agli inizi della sua carriera, può optare per aiutare padroni in difficoltà con i propri cani. In questo caso, però, occorrerà aprirsi una partita iva e rivolgersi presso la camera di commercio cittadina. Tuttavia, anche in questo caso non si richiedono grossi investimenti.

Una terza possibilità, la più semplice, riguarda quella di iscriversi e inviare curriculum presso associazioni pro animali. Soprattutto quelle che cercano l’aiuto di addestratori o operatori proprio per pet therapy, canili o assistenza animale. 

Come fare business come operatore di pet therapy: la pubblicità

A questo punto, non vi resta che sponsorizzarvi e farvi pubblicità. Sebbene il grande classico passaparola funge da miglior biglietto da visita, anche i social sono utili per ciò che concerne la pubblicità.

Utilizzate siti web per sponsorizzarvi, chiedete a chi conoscete di farvi pubblicità ma utilizzate anche Instagram, Facebook e Twitter. Foto e curriculum in bella vista completano il vostro sito, ma soprattutto utilizzate sempre i vostri canali per farvi conoscere e magari collaborare con alcune associazioni pro animali.

QUI scoprirete come diventare addestratore cinofilo!

Posposta: Questo articolo ha scopo puramente informativo. Per informazioni più approfondite su corsi, costi e quant’altro, rivolgetevi a settori di professionisti della vostra zona.

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